All’interno del decimo numero di Dromos, rivista periodica internazionale di Architettura, accreditata ANVUR, un’intervista di Maria Gelvi a Stefano Boeri intitolata “Esperimenti di linguaggio” indaga la teoria e la maniera di interpretare l’architettura da parte dello studio Stefano Boeri Architetti.
Il numero è intitolato Sguardi sulla Teoria Italiana della Progettazione Architettonica Rivolti ai Futuri Architetti, e comprende contributi di diversi architetti ed esperti del settore sugli aspetti più teorici e di concetto dell’architettura – tra cui Franco Purini, Luca Molinari, Sara Marini, Carmen Andriani e altri.
Stefano Boeri si concentra sulla sua visione di architettura, esemplificata dal progetto del Bosco Verticale di Milano e dalla pubblicazione Green Obsession (Actar, 2021), che pone la natura vivente sullo stesso piano degli elementi basilari del progetto architettonico, integrandola del disegno di un edificio o di una città.
“Dal Bosco Verticale di Milano sono nati, quasi per gemmazione, diversi progetti di Boschi Verticali in tutto il mondo. […]
Sono progetti che, speriamo, abbiano sempre di più un reale impatto positivo sulla vita degli abitanti e dei cittadini. […] Pensare a nuovi modi di abitare le città del futuro, in un’ottica di maggiore integrazione con l’ambiente, di minor consumo di risorse – mi riferisco al consumo di suolo e di energia, ma anche al consumo di acqua, che oggi è un tema fondamentale – è la sfida che dobbiamo sempre più porci e che il design e l’architettura devono raccogliere con urgenza.” dichiara Stefano Boeri.
Per visionare il numero del magazine: https://www.dromosmagazine.com/2023/09/30/dromos-102023/