Sul quotidiano tedesco Die Welt un articolo di Ulf Poschardt si concentra sugli stili di vita sostenibili, soprattutto legati all’architettura, citando, tra altri progetti europei virtuosi, il Bosco Verticale di Milano, progetto di Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra).
Citato come “l’edificio più innovativo del mondo” le due torri di Milano vengono inserite in un discorso più ampio, legato alla progettazione volta a una risposta ecologica alle sfide climatiche contemporanee.
“La questione non è se la trasformazione verde avverrà, ma come”, scrive Poschardt, sottolineando come le strategie di forestazione urbana, di progettazione sostenibile debbano essere implementate come imprescindibili per il disegno della città del futuro.
In questo contesto il Bosco Verticale si pone come primo prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi; “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”. A pochi anni dalla sua costruzione, infatti, il Bosco Verticale ha dato vita a un habitat colonizzato da numerose specie di animali (tra cui circa 1.600 esemplari di uccelli e farfalle), stabilendo un avamposto di spontanea ricolonizzazione vegetale e faunistica della città, un esempio riuscito di integrazione della sfera naturale con quella umana.
Per leggere l’articolo completo: https://www.welt.de/kultur/kunst/plus244582662/Kulturkampf-um-die-Zukunft-Ulf-Poschardt-ueber-die-richtige-Form-des-nachhaltigen-Lebens.html