Un articolo sulla rivista olandese De Smaak Van Italie dedicato al prototipo del Bosco Verticale, all’Architetto Stefano Boeri che ne realizza il primo modello nel 2014 e alle suggestioni che lo hanno portato ad elaborare un’architettura che ospita non solo esseri umani ma anche vegetali ed animali.
L’architetto nell’intervista racconta la sua idea di un edificio dedicato alle piante: dal Barone Rampante di Italo Calvino in cui Cosimo Piovasco di Rondò decide di non scendere mai più dall’albero sul quale era salito al progetto artistico di Joseph Beuys che decide di piantare 7000 querce nel centro di Kassel.
“Gli alberi sono gli abitanti più sottovalutati di una città”, dichiara Stefano Boeri che con il suo studio di Milano – Stefano Boeri Architetti – porta avanti un’importante ricerca sulla Forestazione Urbana attraverso la partecipazione a importanti eventi internazionali e la progettazione architettonica e urbana di modelli che considerano la natura come elemento costituente e non decorativo. Dai nuovi Boschi in Olanda, Francia, Svizzera, Albania ai piani urbanistici di nuove città da Tirana al Nord Africa: l’obiettivo è quello di consolidare delle pratiche che possano contribuire a contrastare il Cambiamento Climatico.