Su Pianeta 2030, sezione del Corriere della Sera dedicata a ecologia e sostenibilità, un articolo di Maurizio Donelli si concentra sulla ricerca dell’inglese British Trust for Ornithology, secondo la quale dal 1971 la popolazione di passeri si è ridotta di oltre il 70 per cento.
Tra le cause naturali, come la presenza crescente di predatori quali gabbiani, taccole, gazze e cornacchie, si evidenziano le cause legate all’attività antropica: in particolare nelle città l’edilizia contemporanea ha di fatto ridotto anfratti su tetti e grondaie dove solitamente nidificava queste specie.
Sul tema viene interpellato Stefano Boeri in quanto architetto del Bosco Verticale, considerato un’icona di una nuova architettura che mira ad implementare la biodiversità nei contesti urbani:
“Nel nostro piccolo a Milano, nelle due torri del Bosco Verticale, che ospitano oltre 30 mila piante e arbusti, si è creato un vero laboratorio di biodiversità nel quale hanno nidificato una ventina di specie di volatili tra cui i passeri. Si è stabilito un nuovo rapporto tra natura e inquilini. Siamo fiduciosi che la stessa cosa si verificherà in tutti i Boschi Verticali che stiamo progettando nel mondo”
Per leggere l’articolo completo: https://www.corriere.it/pianeta2030/22_ottobre_02/strage-passeri-privati-cibo-ripari-ne-rimane-solo-terzo-popolazione-anni-70-9d50e052-4221-11ed-9fa0-c9e285f7122f.shtml