Il Corriere della Sera pubblica un’intervista di Rosella Redaelli a Stefano Boeri in cui vengono passati in rassegna e presentati i progetti di Stefano Boeri Architetti in corso a Monza.
Partendo dal progetto, attualmente in cantiere, per la riqualificazione delle case Aler , che si propone di migliorare la qualità abitativa dei residenti grazie alla rigenerazione architettonica ed energetica di due edifici in via Baradello, nel cuore della zona produttiva di Monza, l’articolo approfondisce anche il Programma Integrato di Intervento per via Foscolo e il nuovo progetto all’Arengario.
Il primo introduce un nuovo equilibrio tra spazi edificati, verde e aree pubbliche, promuovendo sostenibilità ambientale e qualità urbana: la proposta attuale di Stefano Boeri Architetti, sviluppata come variante al progetto presentato nel 2014, prevede due corpi di fabbrica di altezza contenuta, gradualmente digradanti. Questo approccio consente di ridurre l’impatto visivo e il consumo di suolo rispetto al progetto originario, migliorando il rapporto tra superficie costruita e spazi aperti. Le volumetrie sono concentrate attorno a una corte centrale circondata da spazi pubblici, che offrono percorsi pedonali e ciclabili, un’ampia piazza di 1.200 m² e 2.000 m² di aree pedonali.
Per quanto riguarda l’Arengario: “Presenteremo a Comune e Soprintendenza tre ipotesi. La sfida è coniugare la bellezza di un edificio storico con il tema della funzionalità e dell’accessibilità. C’è anche un fattore affettivo: nel museo del Duomo, ha lavorato mia madre, ricordo quanto fosse orgogliosa e con quanta passione parlasse di quel cantiere” dichiara Stefano Boeri.
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