All’interno del Corriere della Sera, nella sezione dedicata alla città di Milano, un articolo di Sergio Harari sulla transizione ecologica e sui modi di adottare politiche green ambientali senza affossare l’economia, citando il Bosco Verticale di Milano, progetto di Boeri Studio.
L’articolo si concentra sulle politiche e le possibili soluzioni per integrare alberi e soluzioni sostenibili nell’ambiente urbano, soprattutto per quanto riguarda la città di Milano.
Grandi passi avanti sono stati fatti in città, riducendo il traffico veicolare e promuovendo mobilità alternative, favorendo iniziative di riforestazione urbana e sviluppando una nuova generazione di edifici sostenibili, tra cui viene citato il Bosco Verticale, come esempio simbolo.
Situato nel quartiere di Porta Nuova, il Bosco Verticale è è formato da due torri alte 80 e 112 m, che ospitano nel complesso 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte, 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. Una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
Piuttosto che un oggetto architettonico tout-court, dunque, la presenza della componente vegetale rende il Bosco Verticale assimilabile a un insieme di processi – in parte naturali, in parte gestiti dall’uomo – che accompagnano nel tempo la vita e la crescita dell’organismo abitato. L’insieme di queste soluzioni supera il concetto, ancora sostanzialmente antropocentrico e tecnicista, di “sostenibilità” nella direzione di una nuova diversità biologica.
Per leggere l’articolo completo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_settembre_13/e-possibile-una-politica-green-ambientale-senza-affossare-l-economia-ecco-tutti-i-vantaggi-ea44a1c6-3ca2-41ce-a6ec-9150da4cdxlk.shtml