All’interno del Corriere della Sera, nella rubrica Il Tema del Giorno, Stefano Bucci pubblica un articolo incentrato sul verde urbano, dai «paesaggi» di Pietro Porcinai, al il verde «immaginifico» della Scarzuola progettata da Tomaso Buzzi, fino al Bosco Verticale di Boeri Studio.
Partendo dalla citazione di Pietro Porcinai (1910-1986) «La nostra sopravvivenza è legata al paesaggio. Il paesaggio riflette sempre, infatti, la qualità di un ordinamento sociale ed infatti la società che non ha rispetto per la natura terrestre non ha nemmeno rispetto per la natura umana», l’articolo tratta vari esempi di riuscita integrazione tra natura vivente e architettura urbana, inserendo il Bosco Verticale come “ambizioso progetto di riforestazione metropolitana che attraverso la densificazione verticale del verde si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo”.
Il progetto, infatti, situato nel quartiere di Porta Nuova, è formato da due torri alte 80 e 112 m, che ospitano una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana. Al contrario delle facciate “minerali” in vetro o pietra, lo schermo vegetale del Bosco Verticale non riflette né amplifica i raggi solari, ma li filtra, generando un accogliente microclima interno senza effetti dannosi sull’ambiente. Nello stesso tempo, la cortina verde “regola” l’umidità, produce ossigeno e assorbe CO2 e polveri sottili.
Per leggere l’articolo completo: https://www.corriere.it/la-lettura/contenuti-del-giorno/2023/07/16/architetto-giardino-3b0eedc2-2249-11ee-a6cb-edb4a7e89d72.shtml