All’interno del sito Collateral, un articolo intitolato Come arte e design rispondono all’inquinamento cita il Bosco Verticale di Milano, progettato da Boeri Studio, come esempio nel campo architettonico e urbanistico.
Legato ai dati sull’inquinamento nel Nord Italia, soprattutto nella città di Milano, l’articolo si concentra su come l’architettura e il design provino a rispondere in modo concreto al problema.
«Ormai sappiamo che le città giocano un ruolo importante nel plasmare il futuro del nostro Pianeta, essendo responsabili del 75% delle emissioni di CO2. E nelle città dobbiamo agire. Le grandi città hanno l’opportunità di diventare parte integrante della soluzione al cambiamento climatico e alle problematiche ambientali che stanno influenzano la nostra vita di tutti i giorni, integrando la natura, salvaguardando quella esistente e aumentando il numero di foreste» ha dichiarato Stefano Boeri.
In questo contesto il concept del Bosco Verticale, l’essere cioè “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”, definisce il prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi. Le due torri di Porta Nuova ospitano nel complesso 800 alberi (480 alberi di prima e seconda grandezza, 300 dalle dimensioni più ridotte, 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. Una vegetazione equivalente a quella di 30.000 mq di bosco e sottobosco, concentrata su 3.000 mq di superficie urbana.
Per leggere l’articolo completo: https://www.collater.al/inquinamento-aria-milano-infografica-soluzioni-alternative-boeri-neri-oxman-art-design/