Uno sguardo lucido sul primo prototipo di Bosco Verticale a Milano in un’intervista di Climate Change News a Stefano Boeri.
Le due torri – con 21,000 piante in facciata di cui 800 alberi – vengono raccontate dall’ispirazione che ne ebbe l’architetto leggendo Il Barone Rampante di Italo Calvino al positivo impatto ambientale che provocano nell’ambiente urbano. Non solo un polmone verde distribuito verticalmente che assorbe CO2 e polveri sottili, ma soprattutto nuovo ecosistema urbano che ospita svariate tipologie di insetti ed animali, comprese le rondini che ormai raramente nidificavano a Milano: un edificio vivente che ospita animali, oltre che umani.
L’insieme delle città mondiali occupa solo il 2% dell’insieme delle terre emerse pur inquinandone la maggior parte: il 75% della produzione di inquinamento da diossido di carbonio, che è la principale causa del cambiamento climatico. Bisogna quindi combattere il nemico nel suo stesso campo di battaglia per bilanciare questi dati, demineralizzando le superfici urbane e aumentando il quantitavio di elementi naturali e di organismi architettonici che ospitano brani di natura e biodiversità.
Il primo World Forum on Urban Forestry è in questo senso un appuntamento fondamentale per coniugare pratiche, esperti e conoscenza in un piano d’azione condiviso a livello globale.
L’intervista completa è su: http://www.climatechangenews.com/2018/04/10/brought-swallows-milan-says-father-vertical-forest/