La testata di architettura polacca Archinea pubblica un articolo dedicato al Bosco Verticale di Milano, progettato da Boeri Studio, a dieci anni dalla sua costruzione nel 2014.
Il progetto si basa sull’idea di una coesistenza armoniosa tra persone, piante e animali. Composto da due torri, l’insediamento funge da “casa” per un totale di 800 alberi e migliaia di piante, creando un micro-ecosistema su una superficie equivalente a 20.000 metri quadrati di foresta e sottobosco. Non è solo una soluzione intrigante dal punto di vista estetico, ma soprattutto dal punto di vista ecologico, riducendo l’impatto negativo dell’urbanizzazione sull’ambiente naturale.
A livello formale, le torri si caratterizzano principalmente per i grandi balconi sporgenti e sfalsati, progettati per ospitare grandi vasi per le piante e permettere la crescita di alberi più grandi senza ostacoli, anche su tre piani dell’edificio. A differenza delle facciate tradizionali, la copertura vegetale non riflette i raggi solari, ma li filtra, creando un microclima interno accogliente senza effetti nocivi per l’ambiente. Allo stesso tempo, la cortina verde “regola” l’umidità, produce ossigeno e assorbe CO2.
Il Bosco Verticale è diventato non solo un simbolo di un nuovo approccio all’architettura, ma anche un’ispirazione per altre città in cerca di soluzioni innovative per lo sviluppo urbano sostenibile. La realizzazione di successo ha portato al progetto audace numerosi riconoscimenti importanti, tra cui l’Highrise Award del Deutschen Architekturmuseums di Francoforte (2014) e il CTBUH Award for the Best Tall Building in the World del Council for Tall Buildings and Urban Habitat presso l’IIT di Chicago (2015).
Per leggere l’articolo completo: https://archinea.pl/vertical-forest-innowacyjne-budynki-mieszkalne-pokryte-zielenia/
La notizia è stata ripresa anche da Onet.