ArchDaily, sito internazionale di architettura, pubblica un articolo di Jonathan Yeung dal titolo Revisiting Skyscraper Design: The Benefits of Responsive Facades and Passive Designs, inserendo come esempio virtuoso il Bosco Verticale di Milano, progetto di Boeri Studio del 2014.
L’articolo prende in considerazione vari esempi di grattacieli internazionali – dagli Stati Uniti alla Francia, da Abu Dhabi all’Australia – presentato le varie soluzioni architettoniche utilizzate per minimizzare i consumi e creare facciate responsive.
“Il fascino delle facciate interamente in vetro e la ricerca di curtain wall con ampie superfici continue di vetro sono spesso stati perseguiti a scapito della funzionalità. In queste torri, le finestre apribili vengono sacrificate in nome dell’estetica e delle viste panoramiche, con una disposizione centrale che massimizza la visuale a 360 gradi ma crea veri e propri “mostri dell’accumulo di calore solare.” Prive di ventilazione naturale o trasversale, queste torri in vetro intrappolano notevoli quantità di calore solare negli spazi abitabili, facendo affidamento quasi esclusivamente su sistemi HVAC meccanici per il raffreddamento.”
Nella sezione dedicata alle facciate verdi come soluzione a questo problema, viene inserito il Bosco Verticale, le cui facciate ospitano nel complesso 800 alberi, 15.000 piante perenni e/o tappezzanti e 5.000 arbusti. I benefici apportati dall’integrazione della natura vivente permettono di risparmiare sui consumi energetici in estate, raffrescando le facciate e gli ambienti interni, creando un microclima più vivibile per gli utenti.
Per leggere l’articolo completo: https://www.archdaily.com/1022847/revisiting-skyscraper-design-the-benefits-of-responsive-facades-and-passive-designs