Il sito Buonenotizie.it dedica un articolo alla bioedilizia in Italia, citando il Bosco Verticale , progetto di Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra) per Milano, come esempio virtuoso di questo approccio architettonico.
La bioedilizia, nota anche come bioarchitettura, è un approccio progettuale secondo il quale l’edificio deve rispettare i princìpi della sostenibilità ambientale e al contempo tenere in massima considerazione il comfort e la salute degli abitanti. Ciò avviene utilizzando materiali da costruzione naturali e tecniche costruttive a basso impatto energetico e ambientale.
Le due torri che costituiscono il Bosco Verticale, in zona Porta Nuova, sono alte 76 e 110 metri e accolgono sulle facciate 711 alberi, 5000 arbusti di grandi dimensioni e 15.000 piante perenni e ricadenti, che si densificano in altezza sino a ricoprire un’area corrispondente a due ettari di bosco.
Il concept del Bosco Verticale, l’essere cioè “una casa per alberi che ospita anche umani e volatili”, definisce non solo le caratteristiche urbanistiche e tecnologiche ma anche il linguaggio architettonico e le qualità espressive del progetto. Sul piano formale, le torri sono infatti caratterizzate principalmente dai grandi balconi tra loro sfalsati e a forte sbalzo (circa tre metri), funzionali a ospitare le grandi vasche perimetrali per la vegetazione e a permettere la crescita senza ostacoli degli alberi di taglia maggiore, anche lungo tre piani dell’edificio.
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