Il concetto che ha guidato la redazione del Piano degli Interventi è la valorizzazione di Padova come città di quartieri – di rioni-, che rafforzino il loro grado di autosufficienza e di servizi di prossimità per il cittadino, per migliorare la qualità della vita urbana.
Nell’ambito del Piano degli interventi, il Comune di Padova ha chiesto a Stefano Boeri Architetti e MATE Società Cooperativa di elaborare un Masterplan, presentato oggi, con l’obiettivo di ridisegnare la rete degli spazi pubblici e il sistema della mobilità nell’area della Stazione di Padova.
L’area della Stazione è attualmente una zona ponte e parzialmente di cerniera, con le sue variegate funzioni – tra cui una vitale e eterogenea residenzialità – a cui tuttavia manca di un’identità di quartiere.
Lavorando sui volumi previsti a partire dai diritti acquisiti dalla proprietà, il progetto integra alle nuove edificazioni le esigenze fondamentali della città pubblica: elemento cardine della rigenerazione urbana del Rione Stazione è dunque il rapporto tra volumi edificabili e attività da insediare, con un elevato mix funzionale e tipologico che coniuga gli spazi residenziali con i servizi al cittadino, luoghi pubblici e aree di interesse culturale.
Altra valutazione riguarda l’estesa impermeabilizzazione del suolo, un tema diventato cruciale in relazione alla questione ambientale e ai recenti allagamenti nella città.
Insieme alla flessibilità funzionale, il nuovo masterplan dunque garantisce l’incremento del verde pubblico – con un aumento delle superfici verdi permeabili dal 5% a 80%, la realizzazione di tre nuovi giardini urbani e il collegamento verde tra i fiumi Brenta e Piovego – e la riconnessione urbana attraverso il progetto di un nuovo ponte pedonale per il superamento della barriera ferroviaria. Il ponte è ospitare una serra bioclimatica completa di servizi all’utenza, che contemporaneamente diventa una connessione di qualità con il rione dell’Arcella e la nuova piazza verde di fronte alla stazione dell’alta velocità.
L’arrivo dell’alta velocità può essere una grande opportunità per Padova, se pensato alla luce del suo ruolo come nodo intermodale e sostenibile. Per questo, un altro elemento fondamentale per disegnarne il futuro è il rapporto della stazione con il centro città e la Cappella degli Scrovegni alla quale si collegherà con un sistema di percorsi e spazi verdi.
Nel complesso Padova potrebbe nel prossimo futuro dotarsi di 16 ettari di nuove aree verdi ad uso pubblico, di una nuova rete di connessioni pedonali e ciclabili e di un tessuto misto di residenze e servizi la comunità dei cittadini.
I numeri del piano:
+ 90.000 mq aree verdi
+ 6.200 alberi
+ 3.200 m piste ciclopedonali
+ 2.000 potenziali nuovi abitanti
con un totale di
3.500 m di viali alberati
1.400 m di boulevard urbani
8.500 mq di piazze pubbliche