Su Il Secolo XIX un’intervista di Andrea Plebe a Stefano Boeri su Genova e la Liguria, terre in cui affondano le radici della famiglia Boeri e in cui l’Architetto ha svolto le sue prime attività di insegnamento.
Dal nonno farmacista di Badalucco alla cittadinanza onoraria riconosciutagli dallo stesso piccolo centro, dai dieci anni di insegnamento per cui Giancarlo De Carlo lo convinse dicendogli che la città di Genova era essa stessa una scuola, fino alle esperienze progettuali sul porto insieme a Rem Koolhaas, Manuel de Solà-Morales, Marcel Smets, Bernardo Secchi e Paola Viganò.
«Muoverti per Genova vuol dire imparare l’architettura, imparare l’ingegneria navale, è una città piena di soluzioni ingegneristiche strepitose, piena di paesaggi inaspettati. De Carlo mi aiutò a innamorarmi perdutamente di una città di cui sono ancora perdutamente innamorato».
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