Milano è nota per avere un fascino discreto, conosciuta principalmente per essere il primo centro finanziario e industriale d’Italia, è diventata negli ultimi anni una tappa fondamentale per turisti italiani e stranieri e una ragione per prolungare il proprio soggiorno anche per i professionisti che viaggiano per lavoro.
Il capoluogo lombardo può contare su una lunga tradizione nel campo della moda e del disegno industriale che sicuramente ha creato il terreno fertile per la generazione di architetti e urbanisti che sono oggi sulla scena e che contribuiscono in modo diverso con i loro progetti a disegnare un nuovo sistema di parchi, di aree e viali alberati che connettono il centro storico con i boschi e le zone collinari che circondano la città.
Il Bosco Verticale progettato da Stefano Boeri è l’esempio più noto di questo modo innovativo di guardare alla città e all’architettura. Due torri residenziali, le cui facciate sono letteralmente ricoperte da 800 alberi e 12.000 piante, che sono rapidamente diventate uno dei maggiori attrattori della Milano contemporanea specialmente perchè superano tutti gli altri edifici della città in fatto di verde, forestazione urbana e contributo alla biodiversità.
Il Bosco Verticale di Milano è uno dei nuovi progetti che ridisegnano lo skyline di Milano insieme alla Fondazione Prada progettata da Rem Koolhaas con il suo studio OMA e il Mudec di David Chipperfield.