Una città vegetale non rappresenta più un’utopia ma un modello per la città di domani.
La testata francese Maddyness struttura una riflessione sui benefici ambientali e sociali che la presenza della componente naturale in città comporta, incidendo fortemente sulla qualità della vita.
Il 90% della popolazione urbana respira un’aria inquinata e “mentre costruiamo città sempre più grandi, non capiamo fino a che punto stiamo compromettendo il nostro rapporto con la natura, la vera fonte della nostra esistenza”, dichiara Peter Kahn, Professore di Psicologia dell’Università di Washington.
Una riflessione che fa emergere non solo i rischi ambientali, ma anche i risvolti psicologici di una condizione urbana che esclude completamente episodi di natura.
Tra i progetti che costruiscono la visione di una città futura vegetale, l’architettura di Stefano Boeri che, da Milano alla Cina, cancella il confine tra realtà urbana e naturale.
Per leggere l’articolo completo: https://www.maddyness.com/2018/07/03/vegetation-pour-tous-nouveau-modele-cite-de-demain/