Nell’occasione del suo 50esimo anniversario, COIMA, gruppo leader nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali, organizza l’“Hackathon for Inspiring Cities”, evento in cui 140 studenti di diverse facoltà presentano i propri contributi.
L’iniziativa “è il modo di guardare avanti” e “ascoltare tutte le voci, non solo quelle più tecniche di chi studia architettura o ingegneria. Il futuro delle città dipenderà anche da sociologi, psicologi, medici e artisti” spiega Kelly Russell, che guida la Fondazione Catella.
In chiusura dell’evento, Alida Catella, moglie di Riccardo Catella (fondatore di COIMA) e amministratrice delegata di Coima Image, presenta il libro “Inspiring Cities”, curato dall’architetto Fulvio Irace che racconta per immagini e interviste la storia della società e le tante trasformazioni urbane.
Tra le più celebri, c’è l’area di Porta Nuova a Milano con il Bosco Verticale, dove Stefano Boeri racconta la storia dell’edificio-prototipo di una nuova architettura della biodiversità, che pone al centro non più solo l’uomo, ma il rapporto tra l’uomo e altre specie viventi.
Il libro è anche un’occasione per riflettere sul futuro. L’Europa sta difatti affrontando due sfide interconnesse: il cambiamento climatico, a cui le città contribuiscono producendo la maggior parte della CO2, e la polarizzazione sociale, con l’aumento della povertà urbana. Queste problematiche, spesso considerate separate, richiedono soluzioni integrate attraverso l’architettura e le politiche urbane.
La città del futuro deve garantire un elevato mix sociale oltre che funzionale, consentire un’offerta diversificata di modalità di trasporto pubblico, ospitare al suo interno tutte le tecnologie necessarie a ottimizzare il consumo energetico e avere la natura vivente, gli alberi e le piante come componente costitutiva.
Per saperne di più: https://coima.com/it/inspiring-cities