Per La Repubblica Carlo Annovazzi intervista Stefano Boeri sul futuro di Milano e le principali questioni che toccheranno da vicino la città nei prossimi anni.
Inserita in un approfondimento più ampio legato alla città lombarda e i suoi cambiamenti post-pandemia, l’articolo si concentra sul nuovo disegno urbano della città e sulle questioni abitative, aspetto pressante del presente e futuro di Milano.
“[Milano] È in preda a una frenetica reazione alla pandemia. C’è una corsa a fare di più ma non è questo il modello che avevamo pensato come post Covid. La verità è che non siamo ancora usciti dall’incubo, non abbiamo ancora elaborato il lutto” dichiara Stefano Boeri, che poi aggiunge anche “[Il rischio è] Che Milano diventi una città per anziani agiati. Invece Milano avrà un futuro se saprà tenersi stretti i giovani. le famiglie Con alloggi e prezzi calmierati. Il Comune sta facendo politiche importanti di housing sociale e quella è la strada da percorrere. E poi ancora più attenzione all’ambiente. Il traffico è di nuovo impazzito. e non va bene. E infine c’è un passo decisivo da compiere: sviluppare davvero la Città metropolitana”.
“Invece se si ragionasse davvero sul coinvolgimento dei 133 comuni dell’hinterland, se si sviluppassero ulteriormente i trasporti pubblici di connessione, allora le opportunità di sentirsi parte di un tutto e di poter vivere dentro a questo tutto diventerebbero concrete. Parigi e Londra lo hanno fatto, per esempio, eppure hanno dimensioni superiori e più complicate” conclude Stefano Boeri.
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